Psicologi, Dentisti e altri professionisti della salute si trovano di fronte alla sfida di comunicare i loro servizi senza violare le normative vigenti
La pubblicità e l’informazione sanitaria in Italia sono regolamentate e in caso di violazione delle normative sono previste sanzioni, a seconda della gravità dell’infrazione e delle specifiche leggi o regolamenti violati.
Psicologi, Dentisti e altri professionisti della salute, (sotto trovi un capitolo con la lista dei Professionisti a cui si rivolge la Normativa), si trovano di fronte alla sfida di comunicare con trasparenza e professionalità i loro servizi, informare i pazienti delle loro competenze, rispettando normative stringenti e preservando la fiducia nel rapporto medico-paziente.
In questo articolo, esploreremo come comunicare in modo conforme alle normative italiane e, allo stesso tempo, valorizzare la tua attività sanitaria.
Breve storia della normativa in ambito Comunicazione Sanitaria
Le leggi italiane regolano la pubblicità in ambito sanitario imponendo limiti chiari ai professionisti della salute per evitare messaggi ingannevoli o promozionali, favorire una corretta informazione sanitaria e tutelare i pazienti.
Fino al 1992 era vietato per studi medici e cliniche fare pubblicità e promozione in Italia.
La Legge L. 5 febbraio 1992, n. 175 (1) dichiara che la “pubblicità sanitaria [..] è consentita soltanto mediante targhe apposte sull’edificio in cui si svolge l’attività professionale, nonché mediante inserzioni sugli elenchi telefonici“. (A cui è stato aggiunto nel 2004 il testo) “, sugli elenchi generali di categoria e attraverso periodici destinati esclusivamente agli esercenti le professioni sanitarie ((,attraverso giornali quotidiani e periodici di informazione e le emittenti radiotelevisive locali)).”
Il DECRETO 16 settembre 1994, n. 657 disciplina le caratteristiche estetiche delle targhe, insegne e inserzioni per la pubblicità sanitaria.
Con la Legge nr. 248/2006, (Decreto Bersani), si introduce la possibilità di pubblicizzare i servizi professionali in ambito sanitario, per adeguarsi alle normative Europee in materia. Vieta la pubblicità commerciale nelle informative sanitarie “introducendo previsioni che valorizzano l’aspetto informativo, cancellando quello promozionale e commerciale”; e nello specifico consente che la comunicazione promozionale sanitaria contenga:
- i titoli e le specializzazioni professionali dei medici;
- le caratteristiche del servizio offerto;
- le condizioni economiche delle prestazioni.
La Legge 145/2018, (legge di Bilancio 2019 art 1 Comma 525) vieta “qualsiasi elemento di carattere attrattivo e suggestivo, tra cui comunicazioni contenenti offerte, sconti e promozioni, che possa determinare il ricorso improprio a trattamenti sanitari.”
Last but not least, il Codice di Deontologia Medica, (Articolo 56), ribadisce che “la pubblicità promozionale e comparativa è vietata”.
Con il decreto Bersani la pubblicità informativa diventa libera da vincoli di mezzi e autorizzazioni, deve però continuare a essere veritiera, corretta, non ingannevole e deve essere conforme ai principi espressi dal codice deontologico.
Le conseguenze in caso di Violazione
Agli ordini professionali rimane affidato il potere di verifica della trasparenza e della veridicità del messaggio pubblicitario e, in caso di non ottemperanza alle norme, di applicazione delle sanzioni disciplinari.
In caso di violazione delle normative sulla comunicazione e pubblicità sanitaria, le sanzioni possono variare a seconda dell’infrazione e dei regolamenti violati, di seguito una panoramica delle possibili conseguenze.
Sanzioni pecuniarie
Le violazioni delle leggi che regolano la pubblicità sanitaria possono comportare multe amministrative “il cui importo è stabilito dagli organi competenti”.
Sanzioni disciplinari
Gli Ordini professionali (ad esempio, Ordine dei Medici, degli Odontoiatri, dei Psicologi) hanno il compito di vigilare sul rispetto delle norme deontologiche. Le sanzioni possono includere:
- Ammonimento o censura per infrazioni lievi.
- Sospensione temporanea dall’Albo professionale per infrazioni più gravi.
- Radiazione dall’Albo, nei casi più gravi, come pubblicità ingannevole che abbia danneggiato i pazienti.
Sanzioni penali
In casi estremi, se la comunicazione sanitaria ingannevole provoca danni alla salute pubblica o viola il diritto del paziente a ricevere informazioni corrette, possono applicarsi sanzioni penali. Ad esempio pubblicità false o non verificabili che generano danni economici o fisici al paziente; violazione delle normative sulla privacy (ad esempio, pubblicazione di dati o immagini riconoscibili di pazienti senza consenso).
Sospensione dell’attività
Le autorità sanitarie locali o nazionali possono sospendere l’attività dello studio o della struttura sanitaria fino alla regolarizzazione, qualora la violazione comporti rischi significativi per i pazienti o violi gravemente le norme vigenti.
Obbligo di rettifica
In caso di pubblicazione di informazioni sanitarie ingannevoli o scorrette, può essere imposto l’obbligo di rettifica, con spese a carico del trasgressore.
A chi si rivolge la Normativa
I professionisti in ambito sanitario includono una vasta gamma di figure che operano per prevenire, diagnosticare, curare e riabilitare condizioni di salute. Ecco una panoramica, che non pretende di essere esaustiva, delle principali categorie:
Studi Medici, Medici di base, Medici Specialisti (Cardiologi, dermatologi, endocrinologi, ginecologi, neurologi, ecc.), Chirurghi (ortopedici, cardiovascolari, plastici, ecc.).
Dentisti, ortodontisti, specialisti in parodontologia e implantologia.
Farmacisti, che operano nel settore della dispensazione di farmaci e/o offrono consulenze su trattamenti.
Professionisti della Salute Mentale:
- Psichiatri, medici specializzati in diagnosi e trattamento di malattie mentali.
- Psicologi esperti in valutazioni psicologiche e supporto individuale.
- Psicoterapeuti specializzati in terapie al trattamento di disturbi mentali e psicologici.
- Educatori professionali che operano nell’ambito dell’inclusione sociale e del supporto psicologico.
Professionisti della Riabilitazione:
- Fisioterapisti, che trattano disfunzioni motorie e muscolo-scheletriche.
- Logopedisti, che lavorano su disturbi del linguaggio e della comunicazione.
- Psicomotricisti, che intervengono su problematiche motorie e relazionali.
Dietisti e Nutrizionisti, che si occupano di alimentazione e programmi dietetici personalizzati.
Operatori Sanitari di Medicina Complementare, come:
- Agopuntori,
- Osteopati,
- Chiropratici.
Oltre a Dirigenti Sanitari, Infermieri, Assistenti e Tecnici Sanitari, che forniscono assistenza diretta ai pazienti in ospedali, cliniche e domicili.
Consiglio pratico prima di pubblicare qualsiasi contenuto, chiediti “Questo messaggio aiuta il paziente a fare una scelta consapevole?”
Come comunicare per evitare sanzioni?
Posto che la pubblicità sanitaria deve essere chiara, trasparente e priva di elementi promozionali, al fine di tutelare il diritto del paziente a una scelta consapevole e basata su informazioni corrette, la comunicazione in ambito sanitario è un’attività delicata, che richiede equilibrio tra l’esigenza di informare i pazienti in merito ai servizi offerti e il rispetto delle normative vigenti.
Questo capitolo guida i professionisti della salute attraverso le regole fondamentali per comunicare in modo efficace, evitando errori che potrebbero portare a sanzioni disciplinari, pecuniarie o, nei casi più gravi, legali.
Per raggiungere questo obiettivo, analizzeremo in dettaglio cosa è concesso e cosa è vietato comunicare, quali sono le azioni obbligatorie per rispettare la legge, e infine condivideremo consigli pratici per rendere la comunicazione un punto di forza, sia per i pazienti sia per la tua professione.
Seguendo questi principi, non solo garantirai la conformità alle normative, ma rafforzerai anche la tua immagine professionale e la fiducia dei pazienti.
Cosa è concesso
- Informare sui trattamenti offerti, con un focus sulle caratteristiche specifiche del servizio. Qualsiasi attività di comunicazione deve mantenere un approccio strettamente informativo, fornendo dettagli professionali utili che possano orientare il paziente nella scelta, senza forzature o pressioni.
- La comunicazione sanitaria deve essere accessibile, trasparente, rigorosa e prudente, basata su conoscenze scientifiche consolidate.
- Evidenziare titoli e specializzazioni professionali riconosciuti.
- Mostrare l’esperienza e la competenza dello studio, ad esempio attraverso la pubblicazione di curricula.
Cosa è vietato
- Usare messaggi comparativi o che esaltino competenze personali.
- Promuovere sconti o offerte speciali.
- Pubblicizzare tecniche non supportate da evidenze scientifiche consolidate.
- Non devono essere presenti elementi che abbiano un carattere promozionale o suggestionale.
- Non è consentita la diffusione di contenuti che possano alimentare false aspettative, timori ingiustificati o pregiudicare l’interesse generale.
- Sono vietate forme di pubblicità ingannevole, come informazioni non verificabili, fuorvianti o capaci di generare comportamenti inappropriati o spinte consumistiche.
- Non è permesso mascherare la pubblicità personale sotto forma di apparente informazione sanitaria.
Cosa si deve fare prima di iniziare
- È necessario comunicare all’Ordine provinciale il dominio del sito web.
- Il dominio di primo livello del sito deve essere esclusivamente .it o .eu, gli unici formati ammessi dalla normativa vigente.
- L’attività di pubblicità informativa può essere effettuata solo da chi possiede la titolarità dell’attività sanitaria specifica. Questo include il titolare di un’Autorizzazione all’Occupazione Medica (AOM) o dello Studio Medico, purché regolarmente abilitato alla professione e iscritto all’Albo. Nel caso di strutture sanitarie organizzate in forma societaria, è obbligatorio indicare chiaramente il nome, il cognome e i titoli professionali del medico responsabile della direzione sanitaria (art. 4, Legge 175/92).
- A partire dal 1° maggio 2019, il Direttore Sanitario deve essere iscritto all’Ordine dei Medici della Provincia dove ha sede l’attività sanitaria. Questo obbligo si applica anche se il professionista svolge attività personali in un’altra provincia. È inoltre obbligatorio comunicare all’Ordine di appartenenza l’assunzione della qualifica di Direttore Sanitario e notificare tempestivamente eventuali dimissioni dall’incarico.
Consigli per una comunicazione efficace
Di seguito trovi alcuni consigli di Marketing per evitare sanzioni, e rafforzare la tua reputazione, come professionista affidabile e competente, offrire valore attraverso una comunicazione etica e mirata alle esigenze del paziente.
Cura la tua presenza Online
Un sito web ben strutturato può essere lo strumento più potente per raggiungere i pazienti, ma aggiorna regolarmente i contenuti con articoli nuovi e utili, basati su evidenze scientifiche, per essere rintracciabile in Google e migliorare la tua reputazione.
La presenza sui social media è utile ad aumentare la tua visibilità, ma deve essere gestita con attenzione. Usa i tuoi canali per essere un punto di riferimento, non solo un fornitore di servizi, i pazienti cercano professionisti che li guidino con chiarezza e affidabilità.
Punta su una Comunicazione Informativa
I pazienti scelgono i professionisti sanitari basandosi sulla loro competenza, non su promesse sensazionalistiche.
Utilizza un linguaggio semplice
Comunica con un linguaggio chiaro e comprensibile e prediligi uno stile sobrio ed educativo, evitando il linguaggio “commerciale” o troppo tecnico. Se pubblichi un articolo “traducilo” utilizzando un lessico semplice, adatto a tutti.
Focalizzati sul valore aggiunto
Invece di cercare di distinguerti con slogan, punta sulla qualità e unicità dei tuoi servizi:
- Illustra le tecnologie e gli strumenti innovativi che utilizzi.
- Spiega le procedure in modo semplice.
- Enfatizzando la sicurezza e l’attenzione al paziente.
- Sottolinea i tuoi punti di forza, ma senza compararti ad altri studi o professionisti.
- Usa grafiche o video educativi per spiegare i tuoi servizi, mantenendo un tono professionale e accessibile.
Esempi di contenuti
Pubblica contenuti che educano i pazienti e rispondono alle loro domande, guide pratiche per prepararsi a una visita o seguire un trattamento, articoli su argomenti di interesse sanitario e su tematiche di attualità nel tuo settore.
Mostra i valori del tuo studio e dei tuoi collaboratori, fai emergere il tuo approccio, il lato umano, etico e professionale, sottolineando la personalizzazione dei trattamenti.
Condividi casi reali, rispettando la privacy, ad esempio, descrivi scenari anonimi che dimostrino come hai aiutato i tuoi pazienti.
Consiglio pratico: prima di pubblicare qualsiasi contenuto, chiediti: “Questo messaggio aiuta il paziente a fare una scelta consapevole?”.
Adottare un approccio trasparente e conforme non solo rafforza la tua credibilità, ma ti distingue in un mercato competitivo. I pazienti apprezzano i professionisti che mettono al primo posto il loro benessere, fornendo informazioni utili per una scelta consapevole.
Prima di avviare qualsiasi attività di comunicazione, assicurati di avere una conoscenza approfondita delle leggi e delle regole deontologiche applicabili. Collabora con consulenti legali, ordini professionali ed esperti di comunicazione informati, per verificare che i tuoi contenuti rispettino le regole.
Se vuoi ottimizzare la tua strategia di comunicazione sanitaria, SCARICA LA GUIDA in PDF “Come Comunicare le Professioni Sanitarie ed evitare Sanzioni“o contattami per una consulenza su misura per il tuo studio. Insieme possiamo costruire una presenza che rifletta i tuoi valori e il tuo impegno verso i pazienti a prova di Normativa.
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