Ripercorriamo la storia delle iniziative più importanti e significative che hanno segnato questo cammino
Quali sono le iniziative globali hanno caratterizzato la lotta per la sostenibilità ambientale negli ultimi cinque decenni? Quali misure stiamo prendendo a livello mondiale per contrastare il cambiamento climatico e andare verso la sostenibilità?
Quando l’ONU ha compreso che, per migliorare in modo duraturo le condizioni di vita e garantire un futuro per le generazioni presenti e future, occorresse salvaguardare le risorse naturali attraverso politiche mirate e un approccio integrato, organizzò la prima conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente Umano (United Nations Conference On The Human Environment).
L’evento storico che ha segnato l’inizio di un percorso globale verso la consapevolezza e l’azione per la protezione dell’ambiente. Da allora, si sono susseguiti Accordi, Conferenze, Dichiarazioni, Convenzioni e Protocolli a favore della sostenibilità con un focus sull’ambiente.
1972 – Stoccolma, Svezia
Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente Umano – The United Nations Conference on the Human Environment
La prima conferenza sull’ambiente organizzata dalle Nazioni Unite, conosciuta anche come Conferenza di Stoccolma, rappresenta il punto di svolta e l’acquisizione di consapevolezza a livello mondiale dell’emergenza dei problemi ambientali, senza tuttavia dimenticare gli aspetti sociali, economici e quelli relativi allo sviluppo.
Direttive:
- La redazione della Dichiarazione di Stoccolma sull’Ambiente Umano, un documento con 26 principi comuni col fine di ispirare e guidare i popoli del mondo verso una conservazione e miglioramento dell’ambiente umano, dal valore giuridico non vincolante.
- La creazione del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (The United Nations Environment Programme – UNEP), un organo sussidiario dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e la principale autorità ambientale globale con l’incarico di definire l’agenda ambientale globale e promuove lo sviluppo sostenibile all’interno del sistema delle Nazioni Unite.
La Conferenza ha posto le basi per la cooperazione tra nazioni, senza tuttavia definire obiettivi concreti, linee guida per l’attuazione di un piano tattico o vincoli e sanzioni. Sono gli anni della Guerra Fredda e la Dichiarazione è orientata al benessere dell’uomo, ai diritti dell’umanità, “proteggere e migliorare l’ambiente umano” e al “beneficio delle generazioni presenti e future”, contemplando solo marginalmente la salvaguardia “e l’amministrazione della vita selvaggia”. La preservazione dell’ambiente è considerata esclusivamente per “creare sulla Terra le condizioni necessarie al miglioramento del tenore di vita”.
La Dichiarazione termina con una richiesta: “La Conferenza chiede ai governi e ai popoli di unire i loro sforzi per preservare e migliorare l’ambiente nell’interesse dei popoli e delle generazioni future”.
1985 Vienna, Austria
Convenzione di Vienna per la protezione dello strato d’Ozono
La Convenzioni è un accordo quadro delle Nazioni Unite che richiama le disposizioni del Principio 21* della Dichiarazione di Stoccolma sull’Ambiente Umano, ha l’obiettivo di promuovere la ricerca, la collaborazione e lo scambio di informazioni tra gli Stati aderenti, senza tuttavia prescrivere provvedimenti concreti per contrastare gli effetti negativi della modifica della fascia dell’ozono. Per questa ragione la Convenzione è stata integrata con il Protocollo di Montreal.
Direttive:
- 1987 Protocollo di Montreal – Protocollo relativo alle sostanze che riducono lo strato di ozono. È un accordo globale volto a proteggere lo strato di ozono stratosferico terrestre eliminando gradualmente produzione e consumo delle sostanze chimiche che lo riducono (ODS). Il protocollo contiene disposizioni relative a misure di regolamentazione, calcolo dei livelli di controllo, obiettivi vincolanti e obblighi delle Parti.
Il protocollo di Montreal è l’unico trattato delle Nazioni Unite che è stato ratificato da tutti i paesi del mondo, tutti i 197 paesi membri delle Nazioni Unite.
*Principio 21 della Dichiarazione di Stoccolma sull’Ambiente Umano: “La Carta delle Nazioni Unite e i principi del diritto internazionale riconoscono agli Stati il diritto sovrano di sfruttare le risorse in loro possesso, secondo le loro politiche ambientali, e il dovere di impedire che le attività svolte entro la propria giurisdizione o sotto il proprio controllo non arrechino danni all’ambiente di altri Stati o a zone situate al di fuori dei limiti della loro giurisdizione nazionale”.
1992 – Rio de Janeiro, Brasile
Conferenza di Rio (Summit della Terra) – Earth Summit United Nations Conference on Environment and Development (UNCED)
Il primo Vertice internazionale della Terra, convocato dalle Nazioni Unite, per affrontare in modo concreto i problemi urgenti della protezione ambientale e dello sviluppo socio-economico. Gli Stati membri, al termine della consultazioni tra esperti delle Nazioni Unite e rappresentanti di organizzazioni non governative, e l’esame di dati e informazioni, hanno concordato valori condivisi, obiettivi comuni e strategie per raggiungerli.
I Paesi partecipanti hanno sottoscritto tre accordi non vincolanti a livello internazionale (l’Agenda 21, la Dichiarazione di Rio, la Dichiarazione dei principi per la gestione sostenibile delle foreste) e due Convenzioni giuridicamente vincolanti (la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici, la Convenzione sulla diversità biologica).
Direttive:
- La redazione della Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e lo Sviluppo, un documento comprensivo di 27 principi che riaffermano la Dichiarazione adottata a Stoccolma.
- Stesura dell’Agenda 21 un documento di intenti ed obiettivi su ambiente, economia e società, per raggiungere lo sviluppo sostenibile nel 21° secolo. Formato da 40 capitoli e suddiviso in 4 sezioni: dimensioni economiche e sociali, conservazione e gestione delle risorse per lo sviluppo, rafforzamento del ruolo delle forze sociali e strumenti di attuazione. Non è un reale piano d’azione.
- Dichiarazione dei principi per la gestione sostenibile delle foreste, un documento non vincolante dal punto di vista legale, che definisce diverse azioni per la salvaguardia del patrimonio forestale, attraverso uno sfruttamento sostenibile delle risorse forestali.
- Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC o FCCC), nota anche come Accordi di Rio, è un trattato internazionale ambientale che ha l’obiettivo di stabilizzare le emissioni di gas a effetto serra a un livello che non metta in pericolo il clima mondiale. Il Trattato originariamente non poneva limiti obbligatori per le emissioni di gas serra alle singole nazioni; era quindi, sotto questo profilo, legalmente non vincolante, però includeva la possibilità che le parti adottassero, in apposite conferenze, atti ulteriori (denominati Protocolli) che avrebbero posto i limiti obbligatori di emissioni. Il principale di questi, adottato nel 1997, è il protocollo di Kyoto (vedi sotto).
- La Convenzione sulla diversità biologica (CBD – Convention on Biological Diversity) è un trattato internazionale giuridicamente vincolante con tre principali obiettivi: conservazione della biodiversità, uso sostenibile della biodiversità, giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche. L’organo di governo della CBD è la Conferenza delle Parti (COP). Questa autorità ultima di tutti i governi (o Parti) che hanno ratificato il Trattato si riunisce ogni due anni per esaminare i progressi compiuti, definire le priorità e impegnarsi in piani di lavoro.
- L’istituzione delle Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (UNCCC), meglio conosciute col nome di Conferenza ONU sul cambiamento climatico (Conferenze delle Parti – COP), tenute ogni tra le parti firmatarie dell’UNFCCC.
- L’istituzione della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (The United Nations Commission on Sustainable Development – CSD), un organo con lo scopo di monitorare l’attuazione degli accordi del Summit e i progressi compiuti, attraverso un’Assemblea generale quinquennale.
Dal 2005 le COP ospitano anche le conferenze CMP – Conference of the Parties Serving as the Meeting of the Parties to the Kyoto Protocol (CMP), gli incontri per negoziare impegni vincolanti nel quadro del Protocollo di Kyoto.
Dal 2016 le COP ospitano anche le conferenze CMA – Conference of the Parties serving as the Meeting of the Parties to the Paris Agreement (CMA), con riferimento all’Accordo di Parigi.
occorre salvaguardare le risorse naturali attraverso politiche mirate e un approccio integrato.
1997 Kyoto, Giappone
Protocollo alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Protocollo di Kyoto)
Ratificato nel 2003, è il primo accordo mondiale a sancire la necessità di ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera e a vincolare giuridicamente i livelli indicati.
Direttive:
- Stabilisce Obiettivi vincolanti e quantificati di limitazione e riduzione dei gas ad effetto serra per i paesi aderenti (le Parti) ovvero 37 paesi industrializzati e la Comunità Europea, che si impegnavano a ridurre le loro emissioni, nel periodo 2008-2012, di almeno il 5 % rispetto ai livelli del 1990.
- L’istituzione delle Conferenza delle Nazioni Unite sul Protocollo di Kyoto (CMP – Conference of the Parties Serving as the Meeting of the Parties to the Kyoto Protocol), incontri annuali per negoziare impegni vincolanti nel quadro del Protocollo di Kyoto.
2002 Johannesburg, Sudafrica
Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile (WSSD) – World Summit in Sustainable Development – WSSD
Il Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile, organizzato dalle Nazioni Unite, e con la partecipazione di numerosi capi di Stato e di governo, rappresentanti delle Organizzazioni Non Governative (ONG), del settore privato e di altri gruppi di interesse, ha l’obiettivo di realizzare uno sviluppo sostenibile, cioè un modello di sviluppo che coniughi gli aspetti economici con quelli sociali e ambientali, in grado di assicurare una società più equa e prospera, nel rispetto delle generazioni future.
Direttive:
- Dichiarazione di Johannesburg sullo Sviluppo Sostenibile è un documento politico sottoscritto dai Capi di Stato e di Governo, con obblighi e proposte di attuazione per lo sviluppo sostenibile.
- Piano d’Attuazione di Johannesburg (Plan of Implementation of the World Summit on Sustainable Development) si basa sui risultati ottenuti dalla Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo con lo scopo di attuare l’Agenda 21 tramite piani d’azione concreti e realistici, e accelerare la realizzazione degli obiettivi rimanenti.
2012 Rio de Janeiro, Brasile
Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile (Rio+20) – United Nations Conference on Sustainable Development (UNCSD)
Conferenza delle Nazioni Unite, organizzata 20 anni dopo, per fare il punto sul Vertice della Terra di Rio de Janeiro (UNCED) del 1992.
Direttive:
- L’adozione del documento “Il futuro che vogliamo” un documento di natura principalmente programmatica, intitolato “The Future We Want” che avvia numerosi processi internazionali e nazionali su temi considerati cruciali per il futuro del Pianeta.
- L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione globale, finalizzato a sradicare la povertà, proteggere il pianeta e garantire la prosperità e la pace, adottato all’unanimità dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite. L’Agenda 2030 comprende 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals (SDGs), che gli Stati si sono impegnati a raggiungere entro il 2030, articolati a loro volta in 169 sotto obiettivi. Il processo di cambiamento del modello di sviluppo viene monitorato attraverso i Goal, i Target e oltre 240 indicatori: rispetto a tali parametri, ciascun Paese viene valutato periodicamente in sede Onu e dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali.
2015 Parigi, Francia
Accordo alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Accordo di Parigi)
Trattato che mira a limitare il riscaldamento globale al di sotto di 2°C e a proseguire gli sforzi per circoscriverlo a 1,5°C al fine di evitare le conseguenze catastrofiche del cambiamento climatico. Per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi, ogni cinque anni i paesi devono fissare dei traguardi per i loro sforzi in materia di clima, aumentando nel tempo il loro livello di ambizione.
Direttive:
- Imposto il limite dell’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali.
- L’istituzione delle Conferenza delle Nazioni Unite sull’Accordo di Parigi (CMA), Conference of the Parties serving as the Meeting of the Parties to the Paris Agreement, incontri annuali per negoziare impegni dell’Accordo di Parigi, per verificare i progressi e discutere i prossimi passi nella lotta contro il cambiamento climatico.
2019 Bruxelles, Belgio
Green Deal Europe
“Una nuova strategia di crescita mirata a trasformare l’UE in una società giusta e prospera, dotata di un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall’uso delle risorse”. La Commissione europea ha adottato una serie di proposte per trasformare le politiche dell’UE in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità in modo da ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Direttive:
- Piano d’Azione per l’Economia Circolare (Circular Economy Action Plan), uno dei pilastri fondamentali del Green Deal europeo, un pacchetto di riforme europee che ha l’obiettivo di trasformare il modo di produrre e consumare da un approccio lineare a uno circolare. Il tutto per decarbonizzare l’economia europea, rendere l’economia dell’UE sostenibile, raggiungendo la neutralità climatica entro il 2050 e raggiungere i target climatici del Green Deal.
Ogni attività ha rappresentato un passo significativo verso la costruzione di un futuro più sostenibile per il pianeta e per le generazioni future. Questi sforzi globali non solo hanno portato a una maggiore consapevolezza delle questioni ambientali, ma hanno anche stabilito una base normativa e collaborativa per affrontare le sfide ecologiche.
Gli accordi internazionali degli ultimi cinquant’anni hanno avuto un ruolo cruciale nel delineare un orizzonte condiviso per affrontare il cambiamento climatico, ridurre l’inquinamento, preservare le risorse naturali e promuovere la Sostenibilità Ambientale.
Approfondimento
Le definizioni contenute nella Convenzione di Vienna (1969) per comprendere la terminologia di Diritto Internazionale.
Conferenza. Evento internazionale che riunisce i rappresentanti degli Stati membri, esperti e parti interessate, per trattare un tema specifico e avanzare verso obiettivi concreti. Organo sussidiario dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
L’accordo Quadro definisce le aree progettuali e le modalità di collaborazione da cui discenderanno convenzioni attuative/operative ed è preferibile sia adottato nei casi in cui si presuppone un effettivo, rilevante e allargato impegno di collaborazione tra le parti.
La Convenzione, o gli Accordi Attuativi/Operatvi, prevede attività dettagliate e definisce, tra le altre cose, i responsabili, gli obiettivi, le forme di impegno (istituzionale, economico e di offerta di servizi), le modalità di svolgimento, la durata.
Il Trattato è «un accordo internazionale concluso per iscritto tra Stati e regolato dal diritto internazionale» e mezzo per sviluppare la collaborazione pacifica fra le Nazioni. «Convenzioni», «accordi», «carte», «codici», «convenzioni-quadro» sono dei trattati.
L’unica differenza tra le «convenzioni» e gli «accordi» è la forma in cui uno Stato può esprimere il proprio consenso ad esservi vincolato. Mentre gli Accordi possono essere firmati con o senza riserve relative alla ratifica, l’accettazione o l’approvazione, le Convenzioni devono, di massima, essere ratificate.
Il Protocollo è uno strumento giuridico (un trattato) che completa, emenda o modifica il trattato principale.
Il termine «parte» indica uno Stato che ha consentito ad essere vincolato dal trattato e nei cui confronti il trattato sia in vigore.
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